mercoledì 9 dicembre 2015

Coaching! Il manager allenatore (III post) Il coach ….?


Coaching!  Il manager allenatore


(III post)  Il coach ….?





Qualcuno dopo il mio ultimo post si aspettava forse un post sulla valutazione della squadra! Ma io penso al Coach come ad un allenatore ma anche come ad un giocatore!

Allora parlo del Coach come l’allenatore in campo!

E’ uno della squadra che, alla fine, è considerato quello che ha il diritto di guidare il gioco perché tutti lo sanno che è così che deve essere! (Qualcuno “rosicherà” sempre ma … non credete che rosicheranno tutti se  non merita di esserlo ed è un imbecille amico del capo?)
Il Coach non valuta i propri giocatori li conosce, ne riconosce pregi e difetti, e tende a esaltarne i pregi per renderli utili al gruppo, interloquisce con il proprio giocatore e lo aiuta a migliorare ciò su cui è carente, ha la sensibilità di porlo nel ruolo giusto e non sempre in quello … necessario.

Diciamoci un paio di cose….

In una organizzazione qualcuno deve fare il lavoro sporco…quello noioso…quello che gli altri non vogliono fare….è da sempre così! Ed allora che cosa succede?
In momenti diversi e per motivi diversi si assegnano persone a lavori con scelte legate alle necessità del momento! E quindi?
Eccoti qui…….! Persone represse! Incazzate! Che vogliono fare sempre lavori diversi da quelli che fanno e son …dolori!

Proviamo a cambiare l’ordine delle cose!





Il coach cerca di interpretare i talenti e le aspirazioni dei propri collaboratori li avvicina al loro sentire, ne mitiga con ragionevolezza le pretese esagerate e li guida verso le tendenze più vicine al loro sentire!
Dopo tutto questo rimarrà lo stesso il lavoro che nessuno vuol fare?      

Bene !

Lo fa in prima persona!

Ricordate quando affermavo che la stima dei propri uomini si ottiene dando l’esempio?   Come far capire la necessità di un lavoro in un contesto generale? Se è necessario e nessuno lo vuol fare…

Lo faccio io e dopo di me a, turno, ……. tutti!

Quando si convive in una casa studenti si dividono i turni per le pulizie e come al solito nessuno vuol pulire la sala da bagno e men che meno i pezzi…igienici! Beh… ci siamo capiti! Alla fine come si chiude il cerchio? Con i turni! Poi si sviluppa uno strano mercato nero! Quello che ha più stomaco duro si accolla il turno di un altro in cambio di una contropartita e si sviluppa così un’auto gestione del problema grazie ad una fitta rete di connessioni di scambi e di favori! (Se la conclusione è che nessuno li pulisce si rimane tutti nella…non parliamo più di una squadra ma di un fallimento! Un’azienda che vivesse in questo spirito avrebbe bisogno urgente di un buon Coach!)

Cosa c’entra questo esempio con tutto il resto?

Meditate gente meditate…   (ops! Parole di altri)

Perdonatemi l’apparente leggerezza di questo post ma vi prego di credermi niente in questo post è leggero! Ciò che pesa nei concetti che voglio esprimere sono le seguenti considerazioni

  • Il Coach allena! Non giudica ... non valuta….riconosce le carenze e aiuta a superarle!
  • Il Coach scopre talenti e li esalta e fa in modo che ognuno insegui il proprio talento!
  • Il Coach non impone ( questa è dura) …..da l’esempio! E insegna a tutti che si deve fare non solo quello che ci piace ma anche quello che si deve e se quello che si deve pesa…..allora lo si fa insieme … così pesa di meno!




Se incominciamo ad entrare nello spirito strano di questo Coaching fatto in casa aspettatevi delle riflessioni sul cosa deve fare un Coach nel prossimo post!

Alla prossima!


( Post non didattici ma espressione di esperienza lavorativa ultra-trentennale di lavoro, scritti e divulgati da persona non professionista della divulgazione  ne dell'insegnamento. Hanno titolo di opinione personale maturata sul "campo" )


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