martedì 5 settembre 2017

L’inverno sta arrivando!


L’inverno sta arrivando!

Stavo faticosamente salendo verso il rifugio a più di 2400mt quando la fatica e la difficoltà di respirare mi ha costretto a fermarmi per riprendere fiato. Uno straordinario squarcio di natura si stagliava davanti a me e vette che arrivavano a 3300 mt davano l’esatta dimensione della mia inutilità. Un essere piccolo e meschino in un teatro di immensa imponenza che riaffermava l’esatta mia prospettiva e ridicolizzava paure ... aspirazioni ... desideri … davanti a me ciò che è stato ieri, ciò che è oggi, ciò che sarà domani ... quando nemmeno la polvere rimarrà di me.
In questo squarcio di immenso ho proiettato quello che rappresento (io piccola cosa)  in  questo schifo di mondo che la mia generazione ha contribuito a generare!

 Disperati contro disperati!

Migliaia di afflitti e manipolati disposti a perdere la vita in uno stretto mare di morte simbolo della vergogna di un mondo che non riesce a distribuire equamente ricchezza e benessere e che per tenere lontano questa disgraziata umanità ha brigato e complottato … di contro … un castello di carta di questa civiltà del benessere che sta afflosciandosi nell' ipocrisia generale.
Un manipolo di  corrotti e incapaci tesi solo alla gestione dei propri interessi ha pian piano incancrenito tutti i sistemi – paese. 
Nessun paese è scevro da questa pestilenza culturale!
La cultura del consumismo ha invaso anche le menti più nobili ... non mi riferisco al consumismo delle cose ma ... delle persone! … Usate e gettate via come brandelli di stoffa lacera.
Non c’è dignità in una civiltà che costringe metà della popolazione del mondo a vivere con meno di 1$ al giorno lottando quotidianamente contro la fame e le malattie!
Non c’è dignità in una civiltà che costringe un’altra corposa fetta di questa umanità a combattere la guerra quotidiana del sopravvivere per pagare le rate della macchina, della casa, del cellulare e lasciarsi convinti, a fine vita, di aver vissuto!
Tutto questo perché uno stretto manipolo di persone possa avere patrimoni immensi a discapito delle moltitudini. Il delirio di onnipotenza di povere anime che distruggono uomini, società, natura e risorse per accumulare patrimoni che non potranno mai godere fino in fondo e di cui, spesso, non conoscono l’entità.
Ma … il potere si nutre di se stesso … da sempre!

Senza uno scopo né una ragione!
E noi piccoli esseri pavidi ... vassalli sciocchi per una briciola del banchetto … costi quel che costi, per salvaguardare se stessi …  la propria famiglia … in una lotta di esseri piccoli per piccoli domini.
Quando è incominciato tutto questo? Quando abbiamo smesso di seguire i fulgidi esempi di una umanità che ha visto altre grandezze? Quando abbiamo incominciato a credere che un IPhone fosse un qualcosa a cui sacrificare giornate di vita? Quando il bello è diventato moda …  tale che ciò che è bello quest’anno è risibile il prossimo … come se la bellezza fosse un prodotto con scadenza!  
Tutta questa filosofia su cui si regge la nostra odierna espressione di civiltà è terreno sdrucciolevole come i sassi che fanno parte integrale di questo sentiero che sto percorrendo e che mi ha già visto miseramente scivolare con il sedere per terra.
I nostri pensieri sono piccoli come il rapporto che ho verso questa grandezza che mi sovrasta e non sarà la capacità, non mia, di raggiungere le vette e di piantarci su una bandiera a farci diventare padroni di quello che non può essere posseduto.
Non è la materialità che costruirà la nostra grandezza ma quella immensa interiorità che abbiamo smarrito … molto più grande di qualsiasi montagna, di qualsiasi ricchezza … la capacità di ritrovare la vera essenza dell’uomo … quella forza che secondo Darwin ci ha portato dall'essere scimmia a diventare uomo, che per i cristiani ha portato Dio a farci a sua immagine e così via .. per i maomettani, i confuciani, e gli uomini di qualunque fede e professione.

L’unico comune denominatore è … un trascendente che abbiamo venduto per un televisore al plasma!

Dei tanti battibecchi, sbattimenti di professionalità, polemiche e bisticci ne sono piene Tv  … Media  … Social … non sarebbe il caso di incominciare ad uscire fuori da questo sciocchezzaio e ritrovare quello che abbiamo davvero nelle vene?

Cosa?

Un sangue comune … un sentire di pace e benessere condiviso perché in ognuno di noi c’è un malessere che pulsa … una voce che dice che tutto questo è sbagliato … un desiderio di trascendere questa materialità alla ricerca di un benessere dell’animo …  una voglia di … insieme … che ha bisogno solo di trovare un progetto comune … siamo tutti stanchi di questo che vediamo intorno … vorremmo tutti vivere in pace una vita operosa e dignitosa … non è vero che non ce né per tutti …dobbiamo solo decidere che redistribuirlo non deve necessariamente portare ricchezza a qualcuno e che la grande quantità di materialità posseduta non ha alcun significato senza la condivisione …
Non è utopia è dare valore all’uomo e non alle cose … si può e si deve fare altrimenti per questa umanità … si … io credo che…

L’inverno sta arrivando!

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